Al Libraccio con Berlinguer giovani e vegliardi

Ieri sera Simone Siliani ed io abbiamo nuovamente presentato a Firenze al Libraccio, con l’intervento di Serena Spinelli, la seconda edizione del nostro “Berlinguer. Vita vissuta, vita vivente”. Un’ora e mezza di riflessioni, ragionamenti politici e culturali, spunti molto interessanti e a nostro parere attualissimi messi sul tavolo di fronte a una platea varia,  amichevole e interessata. Sulle seggioline di plastica della libreria sono rimasti dall’inizio alla fine, attenti e partecipi, due uomini anziani, direi due vegliardi. Vegliardo significa una persona di età molto avanzata, augusta, veneranda. Queste due persone hanno lavorato tutta la vita in questa città in ruoli di grande responsabilità nella scuola pubblica e nella sanità pubblica. Chi non vorrebbe persone serie, competenti, oneste, appassionate in ambiti così importanti, fondamentali per la nostra vita quotidiana, personale, familiare? Sono venuti in centro (scomoda destinazione per chi si avvicina ai cent’anni e cammina con il bastone) a ascoltare cosa avevamo da dire su Berlinguer e, lo so per certo, non per pura nostalgia ma per passione, per convinzione politica, culturale, valoriale. Sono sicura che anche i giovani rileggeranno e capiranno Berlinguer, come questi vegliardi testimoni di un impegno civile e professionale che ci hanno ascoltati e salutati con lucidità e benevolenza.

Il 5 aprile alla IBS Libraccio di Firenze con Serena Spinelli

“Alcuni pensano che, essendo la guerra termonucleare l’evento totalmente catastrofico, questo di per sé significhi che la guerra non può scoppiare. Io invece penso che questa terribile eventualità non possa essere esclusa. Ma poiché sono anche convinto che tale rischio può essere evitato è necessario che ciascuno faccia quanto gli è possibile per ottenere questo risultato. … Sono consapevole dei limiti delle nostre possibilità, e tuttavia sono altrettanto deciso a fare quanto si può”
Enrico Berlinguer, intervista a “Epoca” 17.12.1984.
Ditemi se non è un pensiero attuale questo di Berlinguer! Susanna Cressati e il sottoscritto abbiamo lavorato su questo Berlinguer, quello che ancora oggi è capace di parlare alle donne e agli uomini del XXI secolo. Quelli che non si arrendono ad una politica spettacolo, vuota di ideali e di idee. Il nostro libro, “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente” (oggi in seconda edizione, molto ampliata con nuovi temi e interviste), lo abbiamo pensato e scritto per provocare una discussione sull’oggi. Il prossimo mercoledì 5 aprile alle ore 18 saremo alla libreria IBS-Libraccio di Firenze, con Serena Spinelli: se vi va, noi vi aspettiamo.
Simone Siliani

Albini: “Un leader comunista che raccoglie ancora interesse e rispetto”

Così sul suo profilo Facebook Tea Albini presenta la serata al Torrino di Santa Rosa, Firenze: “Stasera alle 19 al Torrino di Santa Rosa presentiamo il bel libro di Susanna Cressati e Simone Siliani: Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente.
Un bel titolo, oltre che un bel libro. E in questi tempi in cui tanta (se non tutta) la vita politica sta appesa alle pagine di un libro, è anche una piccola boccata d’ossigeno.
Si parlerà di Berlinguer, ovviamente, ma sarà tutt’altro che un’operazione nostalgia. Nel libro non c’è soltanto la storia che abbiamo vissuto, con le testimonianze e le riflessioni di tanti protagonisti di una stagione. C’è soprattutto un riferimento a una serie di pensieri e di fatti che interrogano il presente e da più di quarant’anni formulano ancora diversi concetti ancora proiettati nel futuro.
Leggerlo è stato come aprire i quotidiani di oggi, con un senso quasi di invidia rispetto a quelle opinioni sparite dai radar di cronache di gossip politico e storytelling, per ritrovarvi riflessioni acute e avveniristiche sul senso del lavoro, sul rapporto con il capitalismo, sulla nascita di un certo neoliberismo selvaggio (che appare quasi come una condanna) e sulle strade che poi avrebbe preso e “rischiato” la politica per arrivare ai tempi di oggi.
Sarà forse per questo che oggi Berlinguer è il nome di un leader “comunista” che raccoglie interesse e rispetto unanime in tutto l’arco dei sentimenti e delle istanze politiche. Ed è per questo che l’interessante serata che con questo libro gli dedichiamo è un bel tuffo nel contemporaneo che, ne sono sicura, farà riflettere e divertire al di là delle nostre personali biografie“.