Tra gli intervistati nel nostro libro, Claudio Martini è uno di quei dirigenti politici della sinistra che ha concretamente tentato di tenere aperta la prospettiva di speranza disegnata da Enrico Berlinguer. A lui abbiamo chiesto una riflessione sui temi dei movimenti e della globalizzazione. L’intervista si è svolta a Firenze il 26 settembre 2016.
Intervista a Vittoria Franco. Terza parte: “La perdita di una elaborazione comune”
Con questa parte si conclude l’intervista a Vittoria Franco su Enrico Berlinguer.
Intervista a Vittoria Franco. Seconda parte. La storicità dei diritti
Enrico Berlinguer interprete dei movimenti che esprimevano il protagonismo della società civile. Le battaglie per i referendum sul divorzio e l’aborto.
Intervista a Vittoria Franco. Prima parte
L’evoluzione del pensiero di Enrico Berlinguer sul tema delle donne è di grande interesse.
Nel 1947, nel corso della pluricitata “Relazione al Pci per l’avvenire e l’unità delle nuove generazioni”, l’allora segretario del Fronte della gioventù cita come esempi di virtù per le ragazze italiane Irma Bandiera, partigiana, torturata e fucilata dai nazisti, e Maria Goretti, una bambina di 11 anni, uccisa a colpi di punteruolo nel 1902 dall’uomo che aveva tentato di stuprarla.
Quando nel 1984, a pochi mesi dalla morte, il segretario nazionale del partito, conclude a Roma la VII Conferenza nazionale delle donne comuniste, supera l’orizzonte tradizionale dell’emancipazione e affronta, anche se solo parzialmente, la tematica della liberazione.
Ne abbiamo parlato con Vittoria Franco, docente universitaria e ex senatrice del Pci. Questa è la prima parte dell’intervista, intitolata “Le donne, leva del cambiamento”, registrata a Firenze il 19 gennaio 2016.
Maurizio Maggiani: “Berlinguer come Garibaldi”
Maurizio Maggiani (Castelnuovo di Magra 1951) è diventato “romanziere” (come scrive lui stesso nella biografia pubblicata sul suo sito) perchè non ha “mai smesso di essere curioso”. Quando siamo andati a trovarlo, in una casa nelle campagne di Faenza, ci ha raccontato a lungo il suo rapporto con Berlinguer e con il Pci: “Un anarchico che si iscrive al Pci perchè è d’accordo sul Compromesso Storico. Una roba grossa!”. Sempre sul suo sito ha scritto che suo nonno Armando era soprannominato Garibà, Garibaldi, “per il suo carattere, portamento e tempra politica”. Maggiani ha paragonato Berlinguer a Garibaldi, perchè, come disse alla regina Vittoria il primo ministro inglese Benjamin Disraeli a proposito dell’eroe dei due mondi, “è ciò che dice, dice ciò che fa, fa ciò che è”. Nel nostro libro l’intervento di Maurizio Maggiani è pubblicato come postfazione.
Intervista a Tito Barbini. Seconda parte
Tito Barbini è stato sindaco di Cortona (Arezzo) e assessore in Regione Toscana. Nella seconda parte di questa intervista ha parlato del rapporto di Enrico Berlinguer con l’Unione Sovietica, del tema dell’Europa, della questione morale e dei motivi per cui ancora oggi il leader del Pci possa costituire il punto di riferimento per il pensiero della sinistra.
Intervista a Tito Barbini. Prima parte
Tito Barbini è stato sindaco di Cortona (Arezzo) e assessore in Regione Toscana. Come ha fatto nel suo libro “Quell’idea che ci era sembrata così bella” ha rievocato per noi un episodio di cui è stato diretto protagonista: il mancato incontro tra Enrico Berlinguer e François Mitterand, che nel 1978 avrebbe dovuto svolgersi a Cortona e del quale egli stesso era stato organizzatore-mediatore. Un incontro che avrebbe potuto modificare le sorti della sinistra in Italia e in Europa se l’allora segretario del Partito Socialista Italiano Bettino Craxi non fosse intervenuto per impedirlo.