Il discorso dell’Eliseo (1977) versione integrale

Oggi il Manifesto pubblica alcuni estratti delle Conclusioni al Convegno degli Intellettuali di Enrico Berlinguer, 16 gennaio 1977, Teatro Eliseo di Roma. Un discorso epocale, che qui riproponiamo in versione integrale.

“Da che cosa è nata, da che cosa nasce l’esigenza di metterci a pensare e a lavorare attorno ad un progetto di trasformazione della società che indichi obiettivi e traguardi tali da poter e dover essere perseguiti e raggiunti nei prossimi tre-quattro anni, ma che si traducano in atti, provvedimenti, misure, che ne segnino subito l’avvio?

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“Gli anni di Berlinguer”: dialogo con Aldo Tortorella

Proseguono gli incontri online organizzati dall’Istituto Gramsci Toscano per il centenario della fondazione del PCI. Venerdì 28 maggio alle 17.30 i giornalisti Susanna Cressati e Paolo Ceccarelli intervistano Aldo Tortorella, direttore di Critica Marxista, sul tema “Gli anni di Berlinguer”.

Membro attivo della Resistenza milanese e del PCI, alla Liberazione Tortorella divenne giornalista dell’edizione genovese de l’Unità, poi segretario della Federazione milanese del PCI e del comitato regionale lombardo. Direttore nazionale d l’Unità dal 1970 al 1975 è stato membro dell’ultima segretaria di Enrico Berlinguer e di quella di Alessandro Natta. Tra il XIX e il XX congresso nazionale del PCI è stato presidente del partito.

L’incontro, che sarà condotto da Giovanni Mari dell’Istituto Gramsci Toscano, può essere seguito sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook dell’Istituto.

La questione morale: incontro di “Sinistra con” di Lucca

L’Associazione “Sinistra con” di Lucca ha organizzato un ciclo di incontri online sul tema “Enrico Berlinguer. Pensiero e azione politica: gli stimoli per l’oggi, oltre il mito o l’oblio”. Siamo felici di poter partecipare all’appuntamento previsto per giovedì 27 maggio alle ore 18 (su piattaforma Zoom e su Facebook) e di parlare ancora del nostro libro “Enrico Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente”, Maschietto Editore 2016. Il tema che affronteremo è:  “Dalla denuncia della degenerazione dei partiti nell’intervista a Scalfari del 1981, al partito azienda, al prevalere di partiti leggeri, comitati elettorali, correntizi e del capo. L’organizzazione politica e la rappresentanza sociale tra Berlinguer e il post-pandemia”.

Susanna Cressati e Simone Siliani

Bandiere: Berlinguer e la Palestina

18 maggio 2021. Il Circolo Arci Isolotto, in via Maccari, un tempo anche soprannominato il “fortino”, è aperto nonostante le difficoltà del momento. Per una delle interviste che l’Istituto Gramsci Toscano sta dedicando al centenario del PCI, incontro un vecchio compagno, Franco Quercioli, maestro alla Montagnola, dirigente scolastico, storico sindacalista della scuola e dell’Università, ex presidente dell’Arci.

Parliamo in una stanza spoglia, alle pareti ci sono i ritratti di Gramsci, Togliatti, Berlinguer. C’è anche una versione giovanile di Ernesto Balducci, perché il locale, che fu sede della sezione comunista, lo è oggi del circolo PD dedicato al sacerdote di Santa Fiora.

Facciamo l”intervista, che a breve l’Istituto caricherà sul suo sito, beviamo una enorme spuma bionda al bar. Ci fermiamo sulla soglia: tra le tante bandiere che sventolano agganciate alla ringhiera che circonda l’edificio c’è quella rossa con Berlinguer e accanto quella palestinese. Ci guardiamo in silenzio e ci salutiamo.

Susanna Cessati

“Modernissimo Berlinguer” giovedì 11 giugno 2020 in streaming

Che fosse “modernissimo” in molte delle sue idee e intuizioni, noi di “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente” lo abbiamo sostenuto in tutte le pagine del libro. Non siamo soli in questa convinzione. Giovedì 11 giugno 2020 è una buona giornata per riflettere su questa affermazione circa la figura di Enrico Berlinguer  e le sue implicazioni. Ci invita a farlo il progetto Università dell’Uguaglianza, che si presenta proprio con questo tema, “Modernissimo Berlinguer”, al pubblico che vorrà seguire la sua nascita e l’iniziativa in diretta streaming, dalle 16 alle 18.30, collegandosi con la sua pagina Facebook e con le pagine di Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, InfinitiMondi, ARS Nazionale, Esseblog.

Interventi, video, testimonianze a trentasei anni dalla scomparsa di Enrico Berlinguer, indagando i lati più contemporanei e profetici del suo pensiero e della sua azione.

Interventi di Mario Agostinelli, Roberto Bertoni, Danilo Borrelli, Irene Bregola, Luciana Castellina, Pietro Folena, Vittoria Franco, Mattia Gambilonghi, Valerio Gigante, Rosaria Iardino, Daniela Lanzotti, Guido Liguori, Rossella Muroni, Gianfranco Nappi, Simone Oggionni, Simone Siliani, Aldo Tortorella, Vincenzo Vita.

Con i “Chille” a San Salvi parlando di EB

Mercoledì 12 febbraio 2020 abbiamo presentato di nuovo a Firenze il libro “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente” (Maschietto Editore 2016). Siamo stati invitati  per questo nel teatro di San Salvi da Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, fondatori e “guide” della compagnia Chille della Balanza. E’ stata una serata interessante, una lunga conversazione con persone molto attente, interessate, coinvolte.

I Chille, che hanno ormai da tanti anni scelto l’ex Ospedale psichiatrico della città come sede del loro impegno artistico, stanno lavorando a uno spettacolo intitolato “Napule ’70”,  centrato sugli anni Settanta a Napoli. Tra i tanti spunti dell’opera uno riguarda proprio Enrico Berlinguer  e in particolare il suo memorabile comizio alla Festa Nazionale de L’Unità di Napoli del 1976. Ecco dunque la ragione di questo invito alla discussione sulla figura del grande leader comunista, un incontro concepito per confrontarsi e ragionare su quegli anni e sull’oggi. E’ bello pensare che un pezzetto del nostro lavoro sia utile per l’impegno di altri.

Il 12 febbraio con EB e i Chille a San Salvi (Firenze)

Mercoledì 12 febbraio 2020 alle ore 21.00 Simone Siliani e Susanna Cressati presenteranno il libro “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente” nel teatro di San Salvi, a Firenze. Dobbiamo un sincero ringraziamento alla compagnia Chille della Balanza, a Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, per questo graditissimo invito, che si inserisce in modo originale nella loro attività.

Infatti i Chille, che hanno ormai da tanti anni scelto l’ex Ospedale psichiatrico della città come sede del loro impegno artistico, stanno lavorando a uno spettacolo intitolato “Napule ’70”,  centrato sugli anni ’70 a Napoli, ma anche sui 70 anni di Claudio Ascoli, il vecchio-giovane fondatore dei Chille nel 1973.  “Napule ’70 – dicono i Chille – vuole essere un insieme disordinato ma pieno di vita, di schiarite sull’oggi, odorando quanto c’era e ci resta dagli anni ’70”.

Tra i tanti spunti dello spettacolo uno riguarda proprio Enrico Berlinguer  e in particolare il suo memorabile comizio alla Festa Nazionale de L’Unità di Napoli del 1976. Ecco dunque la ragione di questo invito alla discussione sulla figura del grande leader comunista., un incontro concepito per confrontarsi e ragionare su quegli anni e sull’oggi.

Da giovedì 13 febbraio a sabato 15 i Chille metteranno in scena il primo studio del nuovo spettacolo.  Info https://www.chille.it/prossimi-appuntamenti/

Trentacinque anni senza Enrico. Ci vediamo l’11 giugno a Pisa

11 giugno 1984. Enrico Berlinguer muore a Padova, città in cui, qualche giorno prima, ha tenuto il suo ultimo comizio per le elezioni europee. Trentacinque anni dopo, l’11 giugno 2019, saremo a Pisa con il nostro libro “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente” (Maschietto Editore 2016) per ricordarne la figura, le idee e la sua capacità di analizzare i processi sociali e politici fino a individuare alcune linee di tendenza per il futuro. Ci hanno invitati lo “Spazio Langer” e l’associazione “Rami del sapere”.  L’appuntamento è per le ore 18 allo Spazio Langer di via Silvestri 21, Pisa.

W il 25 Aprile, W Berlinguer

Abbiamo partecipato ieri con particolare piacere alla presentazione del nostro libro “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente”, organizzata dall’Anpi di Santa Croce sull’Arno. La sezione locale dell’Associazione dei partigiani ha voluto inserire questo appuntamento all’interno di un percorso di avvicinamento al 25 Aprile, festa della Liberazione dal nazi-fascismo, e quindi abbiamo sentito profondamente il valore di questo impegno e di questo confronto.

Prima di dare inizio alla discussione nella bella sede di corso Mazzini, curata e arricchita da memorie e cimeli, il presidente Osvaldo Ciaponi ha ricordato la figura di Roberto Carpina, scomparso nei giorni scorsi a 92 anni. “Non ancora diciottenne Roberto – ha detto Ciaponi – nei primi giorni del marzo 1945 rispose volontario alla chiamata e si arruolò, insieme a altri 52 giovani santacrocesi, nel Corpo Volontari della Libertà. Combatté in Romagna e fu tra i liberatori di Alfonsine, di cui divenne in seguito cittadino onorario”.

E’ toccato poi a Cristian Pardossi prendere il microfono, tracciare il quadro storico entro cui si è svolta l’esperienza umana e politica di Enrico Berlinguer e sottoporci a un “fuoco di fila” di domande, mentre in sala si affollava un pubblico attento e partecipe.

Grazie agli organizzatori, ai partecipanti e W il 25 Aprile!

Michele Smargiassi analizza i Berlinguer “immaginari” di Time

Da noi interpellato sul tema delle due copertine che la rivista Time dedicò a Enrico Berlinguer nel 1975 e 1976, Michele Smargiassi, giornalista di Repubblica esperto di fotografia, ha scritto un lungo e interessante articolo sul suo blog “Fotocrazia”. Nel pezzo Smargiassi analizza l’uso che il periodico fece e continua a fare dei disegni per “connotare” meglio i propri orientamenti relativi ai personaggi oggetto della sua attenzione, e riporta interessanti esempi di come, afferma, “ le immagini siano armi da guerra politica e le copertine il fronte avanzato della battaglia“: il volto pesantemente scurito di  O.J. Simpson, gigante del football americano sotto processo per omicidio che nel 1994 fece gridare al razzismo, le “corna” diaboliche ( la M di Time)  furbamente fatte coincidere con la testa di Trump, le “omissioni di Photoshop”. Molto interessante. 

I due Berlinguer di Time

Un amico fotografo, Maurizio Berlincioni, ci invia una copertina di Time dedicata ad Enrico Berlinguer. Una breve ricerca rivela che in realtà, nell’arco di un anno, la rivista statunitense dedicò al segretario del PCI ben due volte la prestigiosa copertina. La prima è datata 30 giugno 1975 ed è la copertina della edizione Europe del periodico; la seconda, molto più nota, è del 14 giugno 1976, edizione principale. Entrambe le copertine sono realizzate con una tecnica molto utilizzata dalla rivista e anche molto discussa, il ritratto realizzato a disegno, probabilmente sulla base di fotografie. Quello che colpisce l’osservatore che abbia davanti agli occhi contemporaneamente le due immagini non sono le affinità, pur presenti, ma le loro sostanziali diversità. Tanto da far pensare che tra il 1975 e il 1976 la linea editoriale del giornale nei confronti di una personalità politica emergente in Europa fosse cambiata, virando dalla curiosità per un leader sicuramente autorevole alla preoccupazione per l’ascesa di un temibile avversario. Ma procediamo con ordine.

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Com’è che un giovane come Antonio Megalizzi cita Berlinguer

Confesso che, a due anni dall’uscita di “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente”, libro concepito almeno due anni prima, la mia convinzione relativamente alla sua tesi, cioè che nel pensiero dell’esponente comunista si possa trovare ancora oggi qualcosa che può servire a riformare la politica, era messa a dura prova. Non tanto dal trascorrere del tempo in sé da quando il segretario comunista pensò ed agì, quanto dai mutamenti rilevanti avvenuti nella vita politica, sociale e culturale del nostro paese. Poi sfogliando i giornali mi sono imbattuta in un articolo che ricorda un breve testo di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista di Europhonica ucciso nell’attentato di Strasburgo, sul tema della politica nell’era dei social.

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Il Governo mondiale e la necessità dell’utopia in politica

Nei giorni scorsi nella sua pagina Facebook “em.ma in corsivo” Emanuele Macaluso ha evocato il tema del “governo mondiale”, ricordando l’auspicio di Enrico Berlinguer. Lo ha fatto commentando la vicenda di Silvia Romano, la volontaria della cooperazione internazionale rapita in Kenya. Ha scritto Macaluso: “La scelta di questi giovani, di medici, di religiosi…ha un significato politicamente forte e critico nei confronti di chi ha governato i Paesi ricchi e che sono diventati tali quasi sempre sfruttando i Paesi dove oggi questi volontari operano”. Cosa dire poi, prosegue il corsivo “di quelle persone che vediamo in tv, dopo aver abbandonato le loro misere case in America Latina, marciare per centinaia di chilometri nella speranza di un asilo e, forse, di un lavoro negli Stati Uniti? Trovano, per adesso, il filo spinato e l’esercito schierato al confine su ordine di Trump. Quale sarà la loro sorte? Quel che oggi ci rimandano queste immagini e quanto ci dice la volontaria milanese è semplicemente un monito: sarebbe necessario un “governo mondiale”, auspicato da Enrico Berlinguer tanti anni fa”.

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Attualità di Enrico Berlinguer: un contributo di Paolo Corsini

Al convegno “Enrico Berlinguer. La lezione etica e politica”, organizzato all’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia dall’Associazione Amici della politica  e dal Centro Giuseppe Donati, è intervenuto tra gli altri Paolo Corsini, che è docente di storia moderna all’Università di Parma, dopo una lunga esperienza amministrativa e politica come sindaco di Brescia e come parlamentare. Il professor Corsini ci ha inviato il testo integrale del suo intervento  che proponiamo qui ( Attualità di Berlinguer )  nella versione scaricabile e più sotto sempre  integralmente.  

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