Venerdì 7 aprile presentazione a Sesto Fiorentino

Firenze. Venerdì 7 aprile alle ore 18, presso la libreria Rinascita di Sesto Fiorentino (Firenze), presentazione del libro di Susanna Cressati e Simone SIliani, “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente”. Partecipano: Lorenzo FALCHI (sindaco di Sesto F.no), Giuseppe MATULLI (ex vicesindaco di Firenze), Michele VENTURA (ex parlamentare)

Tomaso Montanari: Ciò che è vivo e ciò che è morto in Berlinguer”

Firenze. La prima presentazione del libro “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente” è avvenuta a Firenze, alla libreria Feltrinelli Red., il 25 novembre del 2016. In quella occasione lo storico dell’arte Tomaso Montanari accettò di commentare il libro. Ecco una sintesi del suo intervento.

Tomaso Montanari

“Ciò che è vivo e ciò che è morto in Berlinguer” potrebbe essere crocianamente il titolo di questo libro. Ecco alcune riflessioni dopo la sua lettura.

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Maurizio Maggiani: “Berlinguer come Garibaldi”

Maurizio Maggiani (Castelnuovo di Magra 1951) è diventato “romanziere” (come scrive lui stesso nella biografia pubblicata sul suo sito) perchè non ha “mai smesso di essere curioso”. Quando siamo andati a trovarlo, in una casa nelle campagne di Faenza, ci ha raccontato a lungo il suo rapporto con Berlinguer e con il Pci: “Un anarchico che si iscrive al Pci perchè è d’accordo sul Compromesso Storico. Una roba grossa!”. Sempre sul suo sito ha scritto che suo nonno Armando era soprannominato Garibà, Garibaldi, “per il suo carattere, portamento e tempra politica”. Maggiani ha paragonato Berlinguer a Garibaldi, perchè, come disse alla regina Vittoria il primo ministro inglese Benjamin Disraeli a proposito dell’eroe dei due mondi, “è ciò che dice, dice ciò che fa, fa ciò che è”. Nel nostro libro l’intervento di Maurizio Maggiani è pubblicato come postfazione.

Con Berlinguer alla CGIL di Lecco il 31 marzo

L’Associazione Pio Galli organizza un evento su uno dei riferimenti della sinistra italiana per eccellenza. Venerdì 31 marzo, alle 20.30 nella sede della Cgil di Lecco, sarà presentato il libro “Berlinguer – vita trascorsa, vita vivente” di Susanna Cressati e Simone Siliani.
Nella storia personale e sindacale di Pio Galli l’incontro ed il confronto con Enrico Berlinguer e il Pci fu una parte importante, che ha segnato momenti delicati della vita del nostro Paese. Si pensi al grande sciopero dei metalmeccanici del 2 dicembre 1977, ed alle vicende della Fiat negli anni ’80.
Quindi il tema del rapporto tra la sinistra, il sindacato ed il mondo del lavoro sarà al centro del dibattito della serata a cui parteciperanno Pietro Folena ed Enrico Rossi, tra i fondatori del nuovo Movimento dei Democratici e Progressisti.
Un confronto che ha visto, in questi mesi la Cgil impegnata con tutti i soggetti politici che fanno riferimento ad una sinistra “larga” (dal Prc a Sinistra Italiana, ad alcuni settori del Pd) affinché i temi del lavoro e dei lavoratori tornassero al centro dell’iniziativa politica.

(Dal comunicato della CGIL di Lecco)

“Berlinguer – vita trascorsa, vita vivente”. Il 31 marzo la presentazione del libro alla Cgil

Intervista a Tito Barbini. Seconda parte

Tito Barbini è stato sindaco di Cortona (Arezzo) e assessore in Regione Toscana. Nella seconda parte di questa intervista ha parlato del rapporto di Enrico Berlinguer con l’Unione Sovietica, del tema dell’Europa, della questione morale e dei motivi per cui ancora oggi il leader del Pci possa costituire il punto di riferimento per il pensiero della sinistra.

Intervista a Tito Barbini. Prima parte

Tito Barbini è stato sindaco di Cortona (Arezzo) e assessore in Regione Toscana. Come ha fatto nel suo libro “Quell’idea che ci era sembrata così bella” ha rievocato per noi un episodio di cui è stato diretto protagonista: il mancato incontro tra Enrico Berlinguer e François Mitterand, che nel 1978 avrebbe dovuto svolgersi a Cortona e del quale egli stesso era stato organizzatore-mediatore. Un incontro che avrebbe potuto modificare le sorti della sinistra in Italia e in Europa se l’allora segretario del Partito Socialista Italiano Bettino Craxi non fosse intervenuto per impedirlo.