Ieri sera Simone Siliani ed io abbiamo nuovamente presentato a Firenze al Libraccio, con l’intervento di Serena Spinelli, la seconda edizione del nostro “Berlinguer. Vita vissuta, vita vivente”. Un’ora e mezza di riflessioni, ragionamenti politici e culturali, spunti molto interessanti e a nostro parere attualissimi messi sul tavolo di fronte a una platea varia, amichevole e interessata. Sulle seggioline di plastica della libreria sono rimasti dall’inizio alla fine, attenti e partecipi, due uomini anziani, direi due vegliardi. Vegliardo significa una persona di età molto avanzata, augusta, veneranda. Queste due persone hanno lavorato tutta la vita in questa città in ruoli di grande responsabilità nella scuola pubblica e nella sanità pubblica. Chi non vorrebbe persone serie, competenti, oneste, appassionate in ambiti così importanti, fondamentali per la nostra vita quotidiana, personale, familiare? Sono venuti in centro (scomoda destinazione per chi si avvicina ai cent’anni e cammina con il bastone) a ascoltare cosa avevamo da dire su Berlinguer e, lo so per certo, non per pura nostalgia ma per passione, per convinzione politica, culturale, valoriale. Sono sicura che anche i giovani rileggeranno e capiranno Berlinguer, come questi vegliardi testimoni di un impegno civile e professionale che ci hanno ascoltati e salutati con lucidità e benevolenza.