La voce di Berlinguer. Firenze, 17 febbraio 1980: prima di tutto la pace

L’immagine di copertina del nostro libro è abbastanza eloquente. Siamo a Firenze, in piazza della Signoria. E’ il 17 febbraio del 1980 e Enrico Berlinguer sta per iniziare a parlare di fronte alla folla raccolta per manifestare per la pace. Scrive Chiara Valentini nella sua biografia del segretario del Pci che “Il pacifismo in quel periodo in Italia non è ancora un fenomeno di massa, ma c’è una folla di duecentomila giovani che lo applaude entusiasta. Quell’incontro segna una riconciliazione di Berlinguer con il mondo giovanile, dopo le contestazioni del 1977 e del 1978”. (Chiara Valentini, “Berlinguer”, UEF pag. 327) Ma naturalmente c’è molto di più. Nel capitolo “La pace e il tempo nuovo” del nostro “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente” abbiamo riflettuto su quel periodo della storia del Pci e delle storia del movimento pacifista. All’invasione dell’Afghanistan, il 3 novembre 1979, il Partito comunista aveva reagito con un documento molto duro: “Di fronte all’intervento sovietico nell’Afghanistan, che costituisce una violazione dei principi di indipendenza e sovranità nazionale, il Pci ribadisce il proprio netto dissenso…Resta più che mai valida la fondamentale verità che i processi di liberazione dei popoli non possono che essere opera dei popoli stessi” (Documento della direzione del Pci pubblicato su L’Unità del 6 gennaio 1980). Erano i mesi in cui si acuiva la tensione tra Urss e Usa, con il dispiegamento dei missili a testata nucleare SS20 nei paesi del Patto di Varsavia e dei Cruise e Pershing 2 nell’Europa occidentale. “Mentre sul mondo sta per scendere il Grande gelo – scrive ancora Chiara Valentini – il segretario comunista ritorna a uno dei temi della sua giovinezza, quello appunto della pace”.

In queste due registrazioni dal vivo, che Giuseppe Ciari, allora militante del Pci, realizzò in piazza della Signoria, possiamo ascoltare direttamente dalla voce di Enrico Berlinguer le sue argomentazioni.

 

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